Gestire un sito multilingue

Un sito multilingua è il miglior strumento per comunicare, a costi contenuti, con un target internazionale.

Meglio inserire, nella prima fase, solo le lingue strettamente necessarie per non appesantire il budget con alti costi di traduzione (l’inglese e lo spagnolo spesso garantiscono un’ampia copertura dei mercati internazionali) e di coordinamento editoriale. Per realizzare un sito multilingue è fondamentale tenere in considerazione:

  • costi di duplicazione delle varie istanze
  • la capacità del CMS di importare tutti i dati (fotogallery, allegati...) contenuti nel sito italiano
  • la gestione dei domini e delle URL delle varie istanze del sito.

L’analisi delle statistiche farà capire, nel tempo, quali sono le istanze del sito più visitate. Per contenere gli investimenti puoi aggiornare con maggior frequenza solo quelle più utilizzate dagli utenti (ad esempio, le istanze in italiano e in inglese).

Quale istanza verrà visualizzata dall’utente in prima battuta? Quasi sempre la scelta, per un’azienda italiana, è se privilegiare la home page in lingua inglese o quella italiana:

  • in termine di fatturato (se l’export rappresenta più del 50% del mio fatturato), prevale l’inglese
  • a seconda del traffico utenti (se le visite degli utenti italiani supera il 50% delle visite totali può essere logico visualizzare, per prima, la home page in lingua italiana).

Cerca infine di pensare in termini globali: il pubblico potrebbe non riconoscere termini e convenzioni specifiche. Per esempio, quando cito delle date, è meglio esplicitarle per evitare confusione, quindi "12 marzo 2006" invece di "12/03/2006", che un americano potrebbe interpretare come "3 dicembre 2006".

Se devi realizzare la versione in russo, in cinese, o in arabo di un sito NON partire dalla versione in italiano (come normalmente si fa per comodità di pubblicazione), ma da quella in inglese. In questo modo le URL semantiche dell'istanza in cui andrò a inserire manualmente i testi in russo mantengono termini in inglese (invece che in italiano).

Comunicazione interculturale

Per comunicare senza fraintendimenti con persone di culture diverse bisogna superare le proprie impostazioni culturali e interpretare al meglio i messaggi dei propri interlocutori. Non basta imparare delle regole, è fondamentale l’interesse a conoscere, comprendere (la competenza cross-culturale si acquisisce ascoltando). 

Saper parlare bene l’inglese è condizione necessaria, ma non sufficiente al successo delle comunicazioni internazionali. Una comunicazione efficace mette al centro l’individualità, tenendo anche conto del contesto di appartenenza, senza mai ridurre l’individuo alla sua nazionalità.

La capacità di tradurre non è una conseguenza della conoscenza di una lingua, è una competenza a sé.

 

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