Rapporto 2014 dell'Osservatorio sulle Pmi
Global Strategy per realizzare il Rapporto 2014 dell'Osservatorio sulle Pmi ha selezionato 327 aziende medio-piccole all'interno di un campione di circa 8.000 aziende (con un fatturato tra i 20 e i 250 milioni di euro annui).
Queste Pmi eccellenti sono consapevoli che un buon sito e una piattaforma multilingua rappresentano un propulsore per la crescita all’estero. Investono in media il 5% del fatturato in ricerca e sviluppo e il 15% di tale importo viene dedicato allo studio di soluzioni digitali a supporto del business.
Il 93% delle imprese eccellenti ha un sito multilingua o almeno tradotto in inglese; il 46% utilizza i principali social network per aumentare la visibilità, quasi il 30% ha sviluppato applicazioni per il mobile.
Sondaggio Newsmercati
La newsletter “Newsmercati” ha condotto una survey on line cui hanno partecipato 176 aziende che utilizzano Internet per competere all’estero.
Il 31% acquista tramite il Web materie prime, semilavorati e prodotti da fornitori stranieri, mentre il 15% utilizza i marketplace internazionali per rifornirsi.
Sul fronte delle vendite, il 30% distribuisce all’estero tramite il sito aziendale. Il 15% vende invece tramite i siti di e-commerce (Amazon, Ebay, big player multiprodotto).
La consapevolezza che un buon sito deve innanzitutto offrire contenuti interessanti emerge da due risposte:
- il 53% indica tra i servizi offerti “contenuti interessanti costantemente aggiornati (Blog, E-mail newsletter, Video tutorial…)”
- il 40% sostiene di promuovere il sito all’estero tramite un “costante aggiornamento dei contenuti per costruire un buon posizionamento fisiologico”.
Per promuovere il sito all’estero le aziende utilizzano anche le campagne di e-mail marketing (19%) e il SEO e gli annunci su Google (11%). L’Advertising su magazine digitali - acquisto banner viene utilizzato dal 7%.
La conoscenza delle norme che regolano le vendite on line entrate in vigore il 14 giugno 2014 (Decreto Legislativo 21 febbraio 2014, n. 21), è piuttosto limitata. Solo il 27% si dichiara informato, il 29% ne ha sentito parlare (ma non ho ancora apportato le modifiche necessarie per adeguarsi) e il 44% delle aziende non conosce l’intervento normativo.
Il 29% del campione si avvale della collaborazione di società di consulenza e agenzie specializzate in ambito digitale.
E-Commerce Mobile
Il numero di persone che accede da mobile ai portali e-commerce è cresciuto in Italia di oltre il 60% nel corso dell'ultimo anno. Gli italiani con accesso a Internet da smartphone sono 22 milioni, 6,9 milioni utilizzano i tablet.
Il segmento "mobile shopper" è costituito da consumatori tecnologicamente evoluti, che condividono sui social network le proprie preferenze e che cercano servizi rapidi e facilmente accessibili per integrare l'esperienza di acquisto online e offline.
Il peso del mobile sul totale del fatturato è maggiore nei settori tempo libero, turismo e centri commerciali online. Tuttavia, la crescita del fatturato mobile riguarda tutti i settori, anche i meno maturi come salute e bellezza e alimentare.
Il 65% del campione afferma che nel 2014 incrementerà l'investimento sul mobile, rispetto al 49% del 2013. Le aziende che non prevedono investimenti sul mobile sono il 24%, una percentuale di molto inferiore a quella del 2013 (40%). Nessuna delle aziende ha intenzione di ridurre nel 2014 il budget destinato al mobile (erano l'1% nel 2013).
Fonte: Web TIME