La mostra raccoglieva una ventina di tele in bianco e nero realizzate utilizzando frammenti di foto che, sapientemente ricomposte e distorte, hanno dato vita a situazioni, architetture, visi, rosoni... Un dettaglio dello Stadio di San Siro di Milano diventa una figura femminile tridimensionale, o una cattedrale gotica.
Toni Bullo ha estratto il DNA di ogni foto per riutilizzarlo senza vincoli, o limiti.
Per aiutare lo spettatore a capire meglio la tecnico utilizzata, ho suggerito a Toni di realizzare una tela reinterpretando alcune foto scattate al prestigioso Palazzo con torre rinascimentale che ha ospitato l’evento (Palazzo Giureconsulti affacciato su Piazza Duomo, a Milano).
Il risultato è questo rosone - mandala (molto gotic) che va oltre l'iniziale obiettivo "dimostrativo" della tavola.

Toni Bullo nel presentare l'evento racconta: “Ho trascurato quello che rende il mio lavoro una meraviglia: sperimentare e sperimentarmi. Cimentandomi con questi soggetti, ho ripreso il mio rapporto con il creare immagini, mia vera passione.
Forse ho esagerato nella scelta del tema, nella tecnica e nella figurazione. Forse... ma non importa! Volevo solamente addentrarmi di nuovo in terreni inusuali, ampliare gli orizzonti e valicare le forme.
Questa incursione al di fuori degli schemi mi ha permesso di vedere cattedrali nascoste negli stadi, varchi nelle gabbie, volti al passare dei vagoni. Questa libertà, questo stupore è la mia sola ricompensa".
In collaborazione con: Enrico Forzato e Francesco Cinollo.