La cyber criminalità si focalizza sul canale internet. Il sistema bancario italiano risponde introducendo misure anti frode per alzare i livelli di sicurezza dei pagamenti on line.
Per rafforzare l’industria dei pagamenti italiana e competere con successo in un mercato sempre più innovativo e integrato, la Banca d’Italia ha costituito nel 2015 il Comitato Pagamenti Italia (CPI) e recentemente ha introdotto nuove misure di sicurezza:
Entro la fine di settembre 2016 le banche italiane non dovranno solo garantire a clienti, imprese e pubblica amministrazione pagamenti on line più sicuri, ma anche maggiori informazioni contrattuali sugli strumenti di tutela disponibili in caso di intrusioni fraudolente.
L’utilizzo del contante nel nostro paese è ancora molto alto (circa l’83 per cento delle transazioni, rispetto a una media europea del 65), ma gli italiani hanno iniziato ad utilizzare sempre più spesso il commercio elettronico, i portali per le operazioni bancarie e le carte elettroniche per le spese quotidiane.
Secondo l’Osservatorio Netcomm-Politecnico di Milano, il giro d’affari dell’e-commerce in Italia ha toccato i 16,6 miliardi di euro nel 2015, e quest’anno dovrebbe raggiungere i 19 miliardi. Più di 11 milioni di italiani effettuano ogni mese almeno un acquisto on line con una spesa media che sfiora i 90 euro.
Secondo dati Abi - relativi al primo semestre 2016 il numero dei pagamenti effettuati “su rete” (Internet) finalizzati all’acquisto di beni e servizi è aumentato, rispetto allo stesso semestre del 2015, di circa il 40%
Le banche stanno lavorando anche per migliorare i servizi di home banking (utilizzati dal 55% dei correntisti) e già oggi piuttosto sicuri in Italia: solo un accesso all’internet banking ogni 1,7 milioni ha determinato una perdita di denaro.
Il Consorzio Abi Lab informa che nel primo semestre 2016 - rispetto allo stesso semestre del 2015 - i bonifici disposti tramite il canale Internet segnano un incremento del 15,8% sul numero e del 14,8% sull’importo transato.
Le carte di credito attive emesse direttamente dalle banche hanno superato gli 8 milioni, le “bloccate” si attestano sui 3,5 milioni. Le carte attive su rete hanno raggiunto i 2 milioni (contro le 884mila unità del 2014).
Da giugno 2011 a giugno 2016 le operazioni con carte di credito presso esercizi commerciali sono passate da 4.976 milioni di euro a 7.547, le operazioni su rete da 395 milioni di euro sono schizzate a 2.019 milioni di euro.
Gli utilizzi fraudolenti su moneta elettronica e strumenti prepagati nel primo semestre del 2016 sono stati pari a 13.000 unità, per un ammontare di 1,2 milioni di euro (importo medio 95 euro). Le frodi perpetrate su rete sono pari all’86% del totale, quelle operate su ATM rappresentano il 9%.
Per analizzare il punto di vista dell'utente è utile consultare l'indagine Doxa sulle aspettative degli utenti nei confronti della propria banca realizzata nell’autunno del 2015 attraverso oltre 800 interviste in tutta Italia.
Dall'indagine emerge che oggi i clienti sono in grado di svolgere in autonomia diverse operazioni e percepiscono la tecnologia come un fattore abilitante per avere un maggiore controllo della propria situazione. Per la maggioranza degli italiani (77%) l’aumento della tecnologia in banca ha comportato un incremento della sicurezza.
La diffusione del mobile banking ha cambiato prospettiva, rivoluzionando il modo di vivere la banca. La relazione “a distanza”, garantita dai dispositivi mobili, è considerata, soprattutto dai più giovani, un fattore imprescindibile e irrinunciabile.
Accessibilità intesa come abbattimento di barriere temporali e fisiche, semplificazione delle procedure che diventano più intuitive, risparmio di tempo, sicurezza delle transazioni e sistemi di riconoscimento più efficaci sono i principali benefici che gli italiani si attendono dall’innovazione tecnologica in banca.
Nella fase d’interazione con l’utente entrano in gioco nel commercio elettronico anche nuovi soggetti non finanziari: gli operatori globali di internet e dei social media, i fornitori di servizi di Payment Initiation e Account Information.
Il servizio di iniziazione del pagamento (Payment Initiation) consente di disporre ordini di pagamento nell’ambito di transazioni di e-commerce, mediante reindirizzamento del pagatore sul proprio conto di internet banking, effettuato da un provider diverso dalla banca che gestisce il conto
Il servizio di informazioni sul conto (Account Information) aggrega le informazioni relative a più conti detenuti dallo stesso cliente ed è anch’esso fornito da un soggetto diverso rispetto all’intermediario presso il quale è detenuto il conto del cliente.
Approfondimenti
World Payments Report 2016
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